16. I miserabili

Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, la Congregazione di Carità è una commissione comunale che svolge funzioni di pubblica assistenza.

Fin qui ne abbiamo seguito le azioni dedicate all’allestimento e all’amministrazione dell’asilo, ma questa non è la sola incombenza della Congregazione, che raccoglie fondi, attraverso donazioni private e lasciti testamentari, per provvedere alle necessità dei bisognosi.

 

Alcune delibere del 1908 testimoniano questa attività.

N.4 - Sussidi diversi

Su proposta del Signor Presidente il Consiglio sedente approva la spesa di lire 12 per una spesa per il feretro e per trasporto funebre del miserabile defunto Martinoli Calimero; la spesa di L. 20 a Bordonetti Giovannina per assistenza durante la malattia della stessa; la spesa in lire L. 12.70 a Martinoli Martino per pulizia fatta al suddetto; la spesa di L. 22 a Martinoli Filippo per somministrazione commestibili allo stesso.


N.5 - Distribuzione sussidi


Su proposta del Presidente l'Amministrazione sedente ad unanimità delibera di procedere  a una distribuzione generi alimentari ai più miserabili del Comune e cioè Kg 40 di farina di granoturco, Kg 8 di lardo, kg e 30 di riso e di assegnare un sussidio di L. 10 sul fondo Litta al miserabile Borsotti Luigi.


N.8 - Disposizione Pro minorenni traviati

 

Su proposta del membro signor avvocato Giacomo Borsotti, l’Amministrazione sedente delibera di assegnare a titolo di contributo nel corrente anno la somma di L. 10 al Comitato di Varese “Pro Minorenni traviati”, prelevandosi tale somma dal mansionamento per l'infanzia abbandonata in bilancio 1908.

 

 

N.9 - Pagamento spedalità di Martinoli Maria

 

Esaminata la pratica riguardante il pagamento della spedalità dovuta per ricovero della miserabile Martinoli Maria di Angelo nel Civico Ospedale di Varese ammontante aL. 87.75;

ritenuto avere la stessa il domicilio di soccorso in questo Comune;

considerato che lo stato finanziario della ricoverata e della sua famiglia non è tale da consentire il pagamento di tale somma;

considerato infine che il Comune per mancanza di fondi e per ristrettezze di Bilancio ha fatto espresso invito a questa Congregazione di provvedere;

unanime nel voto delibera di autorizzare il pagamento della somma di L. 87,75 al Civico Ospedale di Varese, dovuto pel ricovero della miserabile Martinoli Maria di Angelo.


Pubblicato il 29 luglio 2024

15. La maestra Aurelia

Il 3 febbraio 1907, la maestra Ida Vaglio si licenzia. In carica da un decennio, cogliendo il pretesto di un permesso che la Congregazione di Carità non le concede, rassegna le dimissioni.

Dalle carte che pubblichiamo, si capisce che sono in atto le trattative per assegnare la conduzione dell’asilo alle suore. Forse Ida, rassegnata all’imminente conclusione del rapporto di lavoro, si prepara a coglie al volo un’altra occasione o a dedicarsi ad altri progetti.

Fatto sta che l’asilo resta senza maestra e si rende necessario designare con urgenza una sostituta. Notiamo che, mentre la lettera di dimissioni è in data 3 febbraio, la deliberazione della Congregazione di Carità registra le dimissioni in data 1 febbraio. Seguirà un lungo contenzioso per il pagamento di quei due primi giorni di febbraio 1907 e non sappiamo la conclusione di questo contrasto, che andrà avanti per anni.

Comune di Bedero Valcuvia

Congregazione di Carità

Asilo Infantile

 

DELIBERAZIONE

 

Oggetto: pubblicazione concorso maestra asilo Infantile

 

Ritenuto che la maestra signorina Vaglio Ida di Francesco a Ganna ebbe nel giorno 1 febbraio a dare le proprie dimissioni da maestra dell’asilo infantile, e che quindi occorre provvedere alla sostituzione;

La congregazione di Carità, preso atto di queste dimissioni e delle pratiche esperite per procedere alla sostituzione con monache,

 

DELIBERA

 

Di pubblicare il concorso a norma del vigente regolamento, ed in via d’urgenza.

 

 

E in effetti viene pubblicato subito il bando.

Comune di Bedero Valcuvia

Congregazione di Carità

Asilo Infantile

 

È aperto il concorso al posto di Maestra dell’Asilo Infantile di Bedero Valcuvia, amministrato dalla Congregazione di Carità del detto Comune.

Lo stipendio ammesso è stabilito in L 300 – trecento – e verrà corrisposto in rate mensili posticipate.

La nomina sarà annuale e verrà fatta in base alle norme del relativo regolamento, visibile nella Segreteria Municipale nelle ore d’ufficio (dalle ore 16 alle ore 19 di ogni mercoledì).

Le concorrenti dovranno far pervenire alla Congregazione di Carità la domanda corredata dalla documentazione comprovante la capacità non più tardi del 12 Maggio.

 

Bedero Valcuvia, 28 aprile 1907

 

La Congregazione di Carità

Giovanni Zamaroni

Vallugani Battista

 

L’unica candidatura pervenuta è quella di Aurelia Borsotti.

All'Onorevole Congregazione di Carità
di Bedero Valcuvia

La sottoscritta Borsotti Aurelia fu Pio, nata e domiciliata a Bedero Valcuvia, intende concorrere al posto di maestra dell’Asilo infantile di questo Comune, secondo l’avviso di concorso emesso al pubblico.

Essa ebbe a frequentare le scuole del paese, quella presso lo zio a Lenno, come questa Amministrazione conosce, e quantunque sia da allora decorso un po’ di tempo, spera la sottoscritta di trovarsi in grado di soddisfare agli impegni del posto.

Fin d’ora poi avverte che ove fosse favorita colla nomina, sarà sua premura di migliorare la sua pratica, durante l’epoca delle vacanze 1907; oppure anche subito, se codesta On. Congregazione le vorrà concedere di farsi sostituire a sue spese da persona idonea.

Chiede quindi di essere annoverata tra le concorrenti al suddetto posto. E nella speranza presenta a tale scopo:

atto di nascita

attestato della scuola

 

In fede

Borsotti Aurelia

 

Ed è così che viene nominata la maestra Aurelia, la quale prende subito servizio. L’anno successivo arriveranno le suore.


Pubblicato il 22 luglio 2024

14. Una cattiva stella

Volgeva al termine il 1902, la Congregazione di Carità commissionò ad un artigiano di Milano la fabbricazione di una bandiera dell'asilo.


Addì 1 gennaio 1902

  

Congregazione di Carità

Comune di Bedero Valcuvia

 

Risposta alla lettera del 30 dicembre 1901

 

Egregio Sig. Vittorio Gafforelli, Milano

 

Questa Congregazione di Carità ha scelto il progetto n. 1 per la Bandiera occorrente per questo Asilo Infantile. Trova però il prezzo, indicato in L. 120, alquanto esagerato, per cui prega di fare tutta la riduzione possibile.

Vorrà compiacersi di preparare detta Bandiera entro il giorno 12 corrente, che lunedì 13 verrà apposito incaricato a ritirarla.

Prego servir bene, che servirà anche per altri paesi.

Attendo un cenno di risposta

Con stima

 

Il Presidente



Bisognava fare i conti con la solita scarsità di mezzi, perciò mentre si trattava sul prezzo, contemporaneamente si faceva un appello alla popolazione, perché contribuisse alla spesa. 


Addì 1 gennaio 1902

 

Congregazione di Carità

Comune di Bedero Valcuvia

 

 

AVVISO

 

L’amministrazione dell’Asilo Infantile intende provvedere a una Bandiera per l’Asilo stesso, da inaugurare con solenne Benedizione in occasione delle prossime feste del paese. La relativa spesa non potendo essere a carico dell’Asilo per mancanza di fondi, deve essere fatta mediante offerte private. Perciò si raccomanda a tutti di concorrere con generosità.

 

Il Presidente

Martinoli Francesco


La fabbricazione, il pagamento e la consegna della bandiera andarono un po' per le lunghe. Fatto sta che solo a dicembre del 1902 si inviò a un'Eccellenza Reverendissima la richiesta  ufficiale per la benedizione della bandiera.


Addì 26 dicembre 1902

 

Congregazione di Carità

Comune di Bedero Valcuvia

 

 

Eccellenza reverendissima

La scrivente Congregazione di Carità, amministratrice del locale Asilo Infantile

 

CHIEDE

 

Voglia concedere la facoltà a quel Sacerdote che la S.V. RR. meglio crederà, di impartire la SS. Benedizione alla Bandiera di questo Asilo Infantile.

Assicura che nel centro della medesima venne ricamato quale emblema l’effige di S. Antonio Abate.

 

Nella speranza di tanto favore

Col più profondo ossequio

La Congregazione di Carità

 

Martinoli Francesco


La risposta, proveniente dalla Curia Vescovile di Como, fu pronta, ma non positiva.


Curia Vescovile di Como

 

Como, 14 gennaio 1903

 

Allo spettabile Consiglio

Della Congregazione di Carità

Amministratrice dell’Asilo Infantile

Di Bedero Valcuvia

 

 

Ad evasione del pregiato foglio in data 26 passato mese rispondo che per poter concedere il permesso di benedire la Bandiera di codesto Asilo e di introdurla in Chiesa e nelle processioni, è necessario secondo le prescrizioni della S. Sede:

Quando mi saranno pervenute informazioni precise nell’osservanza di quanto sopra, sarò ben lieto di esaudire il desiderio di codesto Consiglio e dell’intera popolazione.


Coi sensi della più distinta stima

Il Vicario Generale


La Congregazione di Carità impiegò mesi a mettere a punto una risposta. Si suppone che ci fu un aspro confronto di idee, tra chi consigliava un atteggiamento remissivo e chi riteneva  di far valere le ragioni.

Alla Veneranda Curia Vescovile

Di Como

 

Bedero Valcuvia, 26 luglio 1903

 

Dichiarazione

 

I sottoscritti:

Martinoli Francesco fu Pietro, Presidente

Pelloli Onorato fu Paolo

De Pari Luca fu Luca

Martinoli Luigi fu Alessandro

Pelloli Antonio fu Carlo

 

In qualità di amministratori dell’Asilo Infantile di Bedero Valcuvia, in risposta alla vostra in data di Como, 14 gennaio 1903 n. 240 di codesta Venerata Curia

 

Dichiarano

 

I. Che la stella a cinque punte che si trova nella lancia sovrapposta all’asta della Bandiera dell’Asilo Infantile suddetto per essi non ha, nè dovrà mai avere significato massonico, che apertamente ripudiamo, ma è semplicemente la stella della nostra patria, l’Italia. E per escludere appunto ogni significato antireligioso si è fatto dipingere sulla Bandiera l’immagine Sant’Antonio Abate, compatrono del paese.

 

II. Che sarà mantenuto nel Parroco Locale l’ufficio d’Ispettore e Sorvegliante dell’Asilo, a cui fu nominato fin dal 28 aprile del 1900 e che sarà tenuto nella giusta considerazione il voto del Parroco circa l’andamento morale e religioso dell’asilo stesso e circa la nomina della Maestra e dell’Assistente.

 

III. Che la Bandiera non dovrà mai essere usata in dimostrazioni che siano in qualsiasi modo ostili alla Religione Cattolica, e gli Statuti e regolamenti dell’Asilo, a giudizio dell’Autorità ecclesiastica, non conterranno mai nulla di contrario alla Religione medesima.

 

In fede di che ci sottoscriviamo


La dichiarazione non fu sufficiente: sappiamo che nel 1908 la bandiera non aveva ancora ricevuto la benedizione.


Pubblicato il 15 luglio 2024

13. Nella ferma speranza

Comune di Bedero Valcuvia

Addì 19 marzo 1901

 

All’On. Deputazione Provinciale

Di Como

 

Mi pregio trasmettere la unita domanda di Sussidio a favore di questa Congregazione di Carità per l’Asilo Infantile di questo Comune, con viva preghiera di favorevole appoggio.

 

Con tutta stima

Il Sindaco

Borsotti Ippolito

Circostanze speciali imposero a questa Congregazione di Carità di provvedere per l’apertura di un Asilo Infantile, che funziona già da tre anni con buon effetto.

L’unico patrimonio dell’Asilo è un certificato nominativo di rendita del Debito Pubblico di annue L. 252, al netto della tassa di Ricchezza mobile, rendita troppo inferiore al bisogno.

Mediante offerte private di questi poveri abitanti si è potuto provvedere per l’adattamento di apposito locale e per la provvista di alcuni mobili necessari con una complessiva spesa di L. 1500.

Mancano ancora molti arredi anche dei più necessari ed altro, onde i bambini possano davvero ottenere quel vantaggio che tanto si ripromettono.

Epperciò questa Congregazione di Carità, quale amministratrice dell’Asilo stesso, si trova costretta a rivolgersi a codesta Deputazione, vivamente pregando di intercedere dall’Onorevole Consiglio Provinciale quel migliore sussidio che sarà possibile a favore di questo Asilo Infantile.


Nella ferma speranza

 

La Congregazione di Carità

Il Presidente

Martinoli Francesco


Pubblicato il 30 giugno 2024

12. Ricchi premi

Tra le carte dell’archivio spunta un catalogo di giocattoli datato 1900. I prezzi, per le finanze dell’asilo, sono inarrivabili: la bambola senza troppe pretese costa un quinto dello stipendio della maestra, si considerino le proporzioni.

Cosa ci fa allora questo catalogo tra le carte della Congregazione di Carità?

L’ipotesi è che serva a decidere l’eventuale acquisto di qualche ricco premio per la pesca di beneficenza a favore dell’asilo, che si terrà nel corso della festa del paese, il 20 settembre 1900.

 

Tra i tanti premi di poco prezzo, che accontenteranno la maggior parte della popolazione, occorre invogliare alla partecipazione i maggiorenti del luogo, quelli che hanno maggiore disponibilità economica: qualche giocattolo attraente potrebbe fare al caso. E chissà che la sorte lo assegni invece alla giovane vedova, che partecipa con un solo biglietto e un oggetto di tale valore non se lo potrebbe mai permettere…


L’iniziativa delle pesche di beneficenza si è protratta fino agli anni ’70 del secolo scorso, nel paese se ne conserva memoria.


Pubblicato il 24 giugno 2024

11. Intitolazione alla Regina Margherita

Umberto I di Savoia, re d’Italia, muore a Monza, assassinato dall’anarchico Bresci, il 29 luglio 1900. È del 30 agosto 1900 il telegramma dell’Asilo alla Regina Margherita, in occasione del “trigesimo della morte” (del trentesimo giorno dopo la morte).

Seduta del trenta agosto 1900

 

Presenti Martinoli Francesco, presidente, Borsotti Virgilio, Martinoli Prospero, Pelloli Onorato, De Pari Luca, sotto la Presidenza del signor Martinoli Francesco con l'assistenza dell'infrascritto segretario

 

Omaggio alla Regina Margherita

Su proposta del signor Presidente, all'umanità si delibera di trasmettere alla Sua Maestà la Regina Margherita il seguente telegramma:


Alla Sua Maestà la Regina Margherita, Roma

Congregazione Carità di Bedero Valcuvia

Ieri trigesimo morte amato Re buono Umberto I a ricordo, ed in omaggio alla Vostra Maestà dedicò questo nuovo Asilo infantile, intitolandolo Asilo Regina Margherita

Martinoli Francesco

 

Il nostro si chiamerà Asilo Regina Margherita fino almeno fino al 1927, come testimoniato da questo documento.

Pubblicato il 14 giugno 2024

10. Il primo regolamento

Il regolamento ritrovato non è datato. Fa riferimento ai compiti della maestra, quindi è antecedente al 1908, anno di arrivo delle suore. È conservato accanto ad altri due regolamenti, che sono serviti da modello: quello dell’asilo di Lenno, datato 1891, e quello dell’asilo di Gemonio, del 1880.

 

Nel verbale della Congregazione di Carità del 28 aprile 1900, si approva un regolamento: dovrebbe essere proprio questo.

REGOLAMENTO INTERNO

 

Articolo 1

L’Asilo Infantile è aperto tutti i giorni dell’anno nella stagione invernale dalle 9 antimeridiane alle 3 pomeridiane; nella estiva dalle 8 alle 4 pomeridiane;

Sono esclusi tutti i giorni festivi e quelli che il Consiglio Direttivo stimasse di fissare.

 

Articolo 2

Per l’ammissione occorre far pervenire al Consiglio Direttivo per la fine di settembre di ogni anno

a.      Il certificato di nascita comprovante che l’ammittendo compia i tre anni entro il 31 dicembre

b.     Il certificato di vaccinazione

 

Articolo 3

Non saranno ammessi i bambini che non siano puliti nella persona e nel vestito.

I genitori hanno l’obbligo di accompagnarli al mattino e ritirarli alla sera.

 

Articolo 4

La maestra deve curare l’indirizzo educativo ed uniformarsi agli ordini del Consiglio dell’Asilo. La sua nomina dura un anno, a partire dall’1 di ottobre, salvo riconferma del Consiglio Stesso, ove lo creda opportuno.

 

Articolo 5

Alla inserviente spetta:

a.      La custodia e la pulizia di tutti i locali

b.     L’assistenza ai bambini nelle loro occorrenze

c.      L’attingere acqua

d.     Il regolare le stufe

e.      Il disimpegno delle incombenze affidatele dalla Maestra e dal Consiglio Direttivo

La sua nomina dura per un anno, a partire dall’1 ottobre salvo riconferma come da art. 4.

 

Articolo 6

Qualunque reclamo sull’andamento dell’Asilo Infantile e sul personale deve essere fatto, in iscritto, al Consiglio Direttivo.

 

Il Consiglio Direttivo

Pubblicato il 10 giugno 2024

9. All'Onorevole Consiglio

L’avvio dell’asilo fu sostenuto da un capitale iniziale di 6000 L, acquisito grazie alla "cessione dei diritti sul Bosco Martica” all’Ospedale Maggiore di Milano.

 

Portare avanti la trattativa per ottenere questo risultato richiese un certo impegno, come testimoniano queste note spese, approvate all’indomani dell’atto notarile conclusivo, nell’ottobre 1896.

Nota delle spese fatte per il Comune di Bedero Valcuvia per viaggi diversi a Varese e Milano per sostenere i diritti dei terrieri nel Bosco Martica

 

Segue l’elenco delle spese per le vetture, la ferrovia, il vitto, distinti per i tre anni, 1894, 1895, 1896.

 

Importo totale      158.75 L

 

Bedero 16 ottobre 1896

 

Visto verificato si approva

La Giunta Municipale

 

 

Le spese sono documentate: come esempio pubblichiamo due scontrini, relativi al primo e all’ultimo pasto, a fianco della nota relativa.


Nota delle spese diverse sostenute per il Comune di Bedero per la vertenza del Bosco Martica

 

Segue l’elenco di altre spese per l’avvocato, le vetture, la ferrovia, il vitto, le mance, distinti per i tre anni, 1894, 1895, 1896.

 

Importo totale      47.20 L

 

Bedero 16 ottobre 1896

 

Visto verificato si approva

La Giunta Municipale

 

 

Per tutto l’anno seguente, una ricca corrispondenza testimonia di alcuni problemi burocratici seguiti alla transazione. Nonostante tutto, il Comune di Bedero continua a chiedere ulteriore sostegno, citando un impegno verbale preso dai rappresentanti dell’Ospedale nel momento della stipula del contratto.

 

Lettere di questo tenore erano già state inviate nel corso del 1898. Questa è la minuta di quella spedita in febbraio 1899: è interessante perché è una sorta di ricapitolazione delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti. Non nasconde la preoccupazione per il futuro, forse un po’ amplificata al fine di ottenere sostegno.

Rinnovata la domanda come ricorretta e trasmessa il 5 febbraio 1899

 

All’Onorevole Consiglio

Degli Istituti Ospitalieri di Milano

 

Per effetto della transazione di cui all’atto 14 settembre 1896 n. 1477/5482 del dott. Zanzi di Varese, venuti a cessare i diritti di questi terrieri nel Bosco Martica già di ragione di codesto Ospedale Maggiore, i medesimi naturalmente avevano diritto a corrispondente vantaggio. E siccome nell’istromento stesso veniva convenuto che la rendita dovesse servire per l’erigendo Asilo Infantile, così subito sorse viva agitazione perché l’Asilo stesso venisse subito attivato, per potere così vedere continuato in altro modo il beneficio tolto con la transazione stessa.

E per conseguenza questa Congregazione di Carità dovette perciò provvedere alla immediata riattazione di apposito locale, il che portò a una spesa di oltre L 1500, esaurendo tutto il fondo disponibile ed avuto in offerte private allo scopo. E tanto si fece che col 1 giugno 1897 si potè aprire il desiderato Asilo Infantile che ora è frequentato da oltre trenta bambini d’ambo i sessi e già se ne riscontrano i buoni effetti.

 

Però l’unico patrimonio in possesso di questa Pia Istituzione consiste nella somma avuta come a suddetta transazione, che trovasi ora investita e si ebbero L 315 di rendita lorda all’anno, netta L 252 veramente insufficienti anche solo per l’insegnante.

Né si potrebbe fare assegnamento sopra le mensilità di presenza dei bambini, perché per la miserabilità sono quasi tutti impossibilitati a pagare la benché minima retta; e trattandosi di beneficenza, ben poco, per non dire nulla, si potrebbe ottenere.

Alle spese di arredamento si è provveduto in parte con una colletta privata, ma il ricavo fu troppo scarso in confronto al bisogno; né si potrebbe far assegnamento a maggiori sacrifici da parte di questi poveri abitanti.

Mancano ancora molti arredi dei più necessari e occorre provvedere perché l’Asilo possa continuare. Guai se dovesse sospendersi!

Nel frangente in cui si trova questa Congregazione di Carità, e rammentando la promessa avuta verbalmente all’atto del succitato istrumento, non può a meno di nuovamente ricorrere a Codesto Onorevole Consiglio pregando concedere nell’immensa sua beneficenza quel maggior soccorso, in danaro o in arredi, che sarà possibile, in aiuto e sostegno dell’Asilo stesso; valevole anche a più adeguato il compenso pei cessati diritti, ed alleviando il malcontento di questi poveri terrieri.

Nella ferma speranza di favorevole evasione, ne si anticipano i ben più vivi e sentiti ringraziamenti.


Pubblicato il 3 giugno 2024

8. Voci di bilancio 1898

Conto consuntivo dell’Asilo Infantile per l’anno 1898: entrate, uscite, saldo. Quello che infine importa, è che i ricavi superino i costi e che la gestione sia in attivo. È il primo anno solare completo in cui l’asilo è aperto, che si tratti di un buon bilancio lo si può interpretare come segno incoraggiante.


Discorso chiuso?

Vale la pena di soffermarsi sulle voci di bilancio, alcune delle quali appaiono sorprendenti nel nostro tempo. È curioso osservare anche la proporzione che alcune di esse assumono.

 

La prima voce in attivo sono i funerali.
Per noi, è un dato di forte impatto: i funerali sostengono l’asilo!
La spiegazione: i bambini, ben vestiti e ben schierati, costituivano scorta d’onore ai feretri. La partecipazione ai funerali era compensata con un’offerta, che andava a maggiore onore del defunto.

Non tutte le famiglie potevano permetterselo, a giudicare dal numero delle offerte dell’anno 1898: soltanto sei, mentre sicuramente furono più numerosi i decessi.

 

La seconda voce è scontata, sono le rette dei bambini. Se ciascuno pagava 50 centesimi al mese, possiamo contare i bambini: da un minimo di 9 L, quindi 18 bambini, nel primo mese del nuovo anno scolastico, settembre, a 17.50 L in luglio, che corrisponderebbe alla bellezza di 35 bambini.

A un’osservazione attenta, colpiscono due cose.

Prima, il fatto che il numero dei bambini che frequentano oscilli in modo così vistoso. Da cosa dipende? Dal diverso impegno dei lavori agricoli, in cui sono impegnate prevalentemente le donne, dal momento che gli uomini sono migranti stagionali?

Seconda: perché alcuni importi mensili non sono multipli di 0.50 L? Forse erano praticati sconti ai meno abbienti? Forse si poteva frequentare per una porzione del mese?

 

Proseguendo la lettura, nelle voci diverse, compare una parola di dubbia interpretazione. Sembra ci sia scritto per scossali, uno scossale. Potrebbe trattarsi dei grembiuli dei bambini (scusà in dialetto), la divisa che l’asilo probabilmente confezionava e proponeva ai piccoli alunni. L’interpretazione è sostenuta anche da alcune voci seguenti del bilancio (metri 5 e mezzo cotone scossali). Se è così, colpisce l’enorme valore di un grembiule, se confrontato alla retta mensile: equivale al pagamento di tre mesi di frequenza! Niente a che vedere con quanto osserveremmo oggi… E questo la dice lunga sull’attitudine al riuso e al riciclo delle generazioni passate.

 

All’attivo, anche la rendita di debito pubblico: è la voce più importante, deriva dall’investimento fatto con il capitale iniziale, cioè le 6000 L incassate per la cessione dei diritti del Bosco Martica all’Ospedale Maggiore di Milano.

 

Ora le voci passive: la principale, come anche oggi, è lo stipendio della maestra. Di importo parecchio inferiore, ma comunque ingente, la legna da ardere per il riscaldamento degli ambienti. Anche la retribuzione del lavoro contabile e gli adempimenti amministrativi hanno il loro peso. Poi c’è qualche riparazione, ci sono i lavori di falegnameria… ordinaria amministrazione.

Altre voci, però, risultano sorprendenti: ad Amabile, per colletti (ha forse confezionato quelli della festa, che vengono esibiti negli accompagnamenti ai funerali, quando i bambini devono apparire dignitosi e benvestiti?) vengono pagate ben 21 L, quasi l’equivalente della mensilità della maestra.

Cordone lavorato e pigotta, agnello cavallo e carta, stendini, bernazzo e molla (attrezzi per attizzare e governare il fuoco), bandierine e dolci, inviti e cartellini: i costi relativi di questi oggetti sembrano, ai nostri occhi, sproporzionati.

Anche queste voci, ci raccontano di un tempo in cui i beni d’uso erano pochi e durevoli, da serbare con riguardo perché costosi e non sempre c’era mezzo di sostituirli. 

Alla faccia dell’usa-e-getta!

Pubblicato il 27 maggio 2024

7. Il primo saggio

Nel quadrimestre di prova, dal maggio al settembre 1897, la maestra Luigia Felli di Casalzuigno ci aveva provato: aveva preparato i bambini e scritto l’invito per il saggio finale.


Invito

 

Al piccolo trattenimento che sarà dato dai Bambini dell’Asilo Infantile di Bedero Valcuvia il giorno 18 corrente alle ore 10

 

La Maestra stessa Felli Luigia

 

 

 

Per qualche misterioso motivo, che non trapela dalle carte ritrovate, la Congregazione di Carità l’aveva presa a male e l’aveva diffidata dal procedere.

14 settembre 1897

 

Alla sig.ra Felli Luigia

Maestra dell’Asilo Infantile di Bedero Valcuvia

 

In seguito all’invito pel trattenimento da lei abusivamente indetto pel 18 corrente la scrivente trovasi in dovere di avvertirla che spetta a questa Amministrazione e non a lei di sua fantasia disporre se si debbano fare esami, e del giorno in cui, al caso, detti esami debbano avere luogo. Quindi colla presente, mentre la richiamiamo al suo dovere, le si dichiara che resta sospeso il trattenimento da lei indicato, con riserva di fissare quel giorno che meglio si crederà e piacerà per l’esperimento finale che sarà del caso.

 

 Luigia, del resto, era dimissionaria: al 4 settembre aveva comunicato che intendeva cessare le sue mansioni alla scadenza dell’incarico, il 30 settembre.

Al sig. Presidente della Congregazione di Carità

Di Bedero Valcuvia

 

In evasione alla gradita lettera 20 maggio 1897, di nomina a Maestra di codesto Asilo Infantile, di cui ringrazio assai per la fiducia in me avuta, avverto codesta on. Congregazione di Carità che le mie mansioni cesseranno dal giorno 30 settembre corrente, senza alcun diritto di altra nomina successiva, appunto come a lettera stessa.

 

Bedero, 4 settembre 1897

 

Devota

Felli Luigia

 

Di conseguenza, il 12 settembre 1897 la Congregazione aveva promulgato il nuovo bando per l’assunzione della maestra per l’anno scolastico 1897/98.

 

12 settembre 1897

AVVISO DI CONCORSO

 

È aperto il concorso al posto di Maestra dell’Asilo infantile di questo Comune, a cui è annesso lo stipendio di L. 25 al mese, pari in un anno a 300. A suo carico le spese di un assistente, qualora ne sia il caso.
Le aspiranti dovranno presentare analoga domanda entro il giorno 19 settembre corrente coi seguenti documenti:

·       certificato di nascita

·       certificato di moralità e di buona contotta

·       certificato di sanità

·       attestati comprovanti gli studi fatti, la idoneità e la capacità necessaria ai sensi dell'articolo 218 del Regolamento Scolastico

 

La eletta dovrà assumere l'ufficio nel giorno che le verrà indicato e durerà in carica fino a tutto settembre 1898, senza alcun diritto o vincolo di nomina ulteriore.

 

La Congregazione di Carità

Il presidente

Martinoli Angelo

 


In definitiva, niente saggio nel 1897.

Nel settembre successivo invece, quello del 1898, dopo un anno di lavoro con la maestra Ida, i bambini sono pronti.

Congregazione di Carità

Di Bedero Valcuvia

Asilo Infantile

 

 Avviso

 

Giovedì 15 settembre corrente alle ore 9 ante i bambini dell’Asilo Infantile daranno il Saggio Finale dell’anno scolastico 1897/98 nel proprio locale.

  

Si invitano ad assistervi tutti coloro che ne avranno piacere, e in modo particolare tutti i genitori dei bambini e tutte le autorità e i consiglieri comunali. Anzi col maggior intervento possibile, riuscirà più solenne la Festa dei Bambini.

 

Bedero, 11 settembre 1898

La Congregazione di Carità



Questa volta è la Congregazione di Carità che si muove in pompa magna, con un avviso alla popolazione e un elenco di ospiti di riguardo.


Elenco di coloro ai quali si spedisce l’invito di assistere al saggio finale

 

1. Sig. Parroco

2. Sig. Sindaco

3. Sig. Presidente della Congregazione di Carità

4. Membro Martinoli Prospero

5. Membro Martinoli Pietro

6. Membro Martinoli Virgilio

7. Martinoli Gemolo assessore

8. Martinoli Giacomo assessore

9. Martinoli Francesco assessore

10.  Bernasconi Sac. Giuseppe Parroco Priore Valganna

11.  Bernasconi Antonio e famiglia Valganna

12.  Minazzi Daria ved. Orelli e famiglia Valganna

13.  Giugliati Angiolina Valganna

14.  Comm. Tabacchi Odoardo Valganna

15.  Cav. Zanzi dott. Luigi Valganna



C’è poi l’invito a un ospite specialissimo, a cui ci si appella con il titolo di “Presidente del nobile consesso”…

La nostra ipotesi è che si tratti del Presidente “dell’Onorevole Consiglio Degli Istituti Ospitalieri di Milano”, a cui è indirizzata con ossequio la corrispondenza riguardante la vertenza dei diritti del Bosco Martica.

Come si ricorda, la soluzione della vertenza ha fornito il capitale di partenza per l’allestimento dell’Asilo: L 6000, convertite in Rendita Pubblica dello Stato, per un importo lordo di L 315 annue, che corrispondono a 252 L nette, registrate all’attivo nei bilanci di quegli anni.

 

Pubblicato il 20 maggio 2024

 6. Chiarina dai lunghi capelli

Primo anno scolastico, 1897-98.  Nell'agosto, L'Amministrazione dell'asilo intima il taglio dei capelli a Chiarina.


Addì 25 agosto 1898

 

Al sig. Oggiani Valentino di Bedero

 

In seguito a decisione dell’Amministrazione, siete invitato a far tagliare i capelli a vostra figlia Chiarina, entro il giorno 28 agosto corrente.

In mancanza si provvederà a senso delle vigenti disposizioni.

Nella speranza che non vorrete obbligare questa Amministrazione  a provvedimenti incresciosi, unicamente per vostra figlia, giacché tutti hanno già ottemperato pienamente alla detta disposizione.

 

Il presidente

Martinoli Angelo

 

Bedero, 25 agosto 1898

 

Un esemplare della presente venne da me oggi consegnata all’Oggiani Valentino, in casa sua, parlando con lui medesimo

 

Il cursore

M. Bordonetti

La risposta del papà non tarda. Chiede che sia fatta eccezione per la sua bambina, che presto cesserà di frequentare l'asilo.


Bedero Valcuvia, lì 28 agosto 1898

 

All’On.le Congregazione di Carità

 

Non per far opposizione alle intenzioni di codesta On.le Amministrazione, ma per porre innanzi al lei ragione che gli fanno desiderare una più cortese e gentile accondiscendenza all’eccezione, corroborata da giusti motivi, il sottoscritto crede bene avanzare la presente.

Egli ammira il saggio proponimento igienico preso da cotesta On.le Amministrazione, di far tagliare i capelli ai bimbi dell’Asilo Infantile, affidato alla sapiente sua direzione. Però prego a voler considerare che egli ha intenzione di ritirare la propria figlia Chiarina appena terminato il corrente anno, che quindi gli tornerebbe spiacente per sì breve tempo assoggettare la figlia al detto provvedimento. E come si fa eccezione per coloro che stanno per uscire da questa scuola, così si potrebbe annoverare tra le fortunate anche la bimba Chiarina, perché anch’essa  sta per terminare, se non per regolamento, per volontà dei genitori.

Spero che l’assennatezza di codesta On.le Amministrazione non permetterà di insistere nell’osservanza del pregiato suo provvedimento, ma vorrà accondiscendere ai giusti desideri del sottoscritto.

 

Con fiducia e stima

Il richiedente

 

Oggiani Valentino

E la lettera raggiunge il suo obbiettivo: l'Amministrazione sospende in provvedimento.


Risposta 28 agosto 98

 

Ritenuta l’assicurazione oggi data, che vostra figlia Chiarina cesserà di frequentare l’Asilo dal prossimo Saggio finale pel corrente anno scolastico, la Congregazione di Carità sospende provvisoriamente il provvedimento indicato dalla lettera 25 corrente.

Con riserva però di ogni azione e reazione, quando ritenesse del caso.

 

Il presidente

Martinoli Angelo

In questo foglio di appunti, tra una minuta della risposta e un po' di conti, qualcuno annota un pro memoria.


Quando si pubblicherà l’avviso di apertura dell’Asilo, l’inserzione – avvertire della pulizia - taglio di capelli fino a 5 anni.

Dopo, la facoltà della maestra di farli tagliare, quando necessario per la pulizia.


Questo è l'avviso di apertura dell'Asilo, per l'anno scolastico 1898-99: in effetti, non è stato dimenticato il riferimento ai capelli.


28 settembre 1898

 

Da questo giorno al 31 maggio 1899 sono ammessi i bambini nati dal 1 gennaio 1893 al 31 dicembre 1895

 

 

AVVISO

 

Lunedì prossimo 3 ottobre 1898 si riaprirà l’Asilo Infantile per l’anno scolastico 1898-99.

Sono ammessi i bambini all’età di tre anni compiuti, fino a che saranno obbligati alla scuola comunale.  L’iscrizione si farà presso la maestra dell’asilo in detto giorno. I bambini dovranno mandarsi perfettamente puliti e coi capelli ben regolati e tagliati, come già disposto.


Pubblicato il 13 maggio 2024

 5. I bambini dell'asilo, giugno 1897

L’asilo è pronto. I lavori di muratura e falegnameria sono ultimati, si è proceduto all’acquisto di sommari arredi, questo è l'inventario.

Bedero Valcuvia 29 maggio 1897

Arredi per l’Asilo Infantile

 

1.     N. 4 cartelloni delle prime 4 sillabe

2.     N. 2 cartelloni degli animali quadrupedi e bipedi

3.     N.1 lavagna, una a linee l’altra a quadretti

4.     Un pallottoliere

5.     Un ritratto del nostro Re

6.     Un quadro del Salvatore con i fanciulli

7.     Il lavoro dei cubi e dei triangoli

8.     Il lavoro degli stecchini

9.     Un paio di scope

10.  Un campanello

 

Orario estivo dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17

Orario d’inverno dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16

 

Portinaia caritatevole

Cassetta immondizie

Due scope

Un mestolo forte

Piccolo innaffiatoio

Fermaporte

Giocattoli

Cordone robusto

Il 20 maggio si riunisce la Congregazione di Carità e delibera l’apertura. Questo è il verbale.

Bedero Valcuvia, Circond. Di Varese, Prov. Di Como


Verbale

Dell’adunanza della Congregazione di Carità


Addì 20 maggio 1897

Presenti

1.     Martinoli Angelo, Presidente

2.     Borsotti Agostino

3.     Martinoli Fruttuoso

4.     Martinoli Prospero

5.     Martinoli Pietro

Sotto la presidenza del sig. Presidente Martinoli Angelo, coll’assistenza dell’infrascritto Segretario Comunale…

 

n. 17

(probabilmente le delibere hanno numerazione crescente nell’anno solare, nelle riunioni prevedenti si era arrivati alla N. 16)

… viene presentato e approvato il conto consuntivo 1896 della Congregazione di Carità

 

n. 18

… viene presentato e approvato il conto consuntivo 1896 della Congregazione di Carità

per l’Asilo

 

n. 19

Nomina della Maestra dell’Asilo per i quattro mesi dal 1 giugno al 20 settembre 1897.

In seguito ad analogo concorso, furono presentate le seguenti domande:

1-     Felli Luigia di Casalzuigno, debitamente documentata

2-     De Pari Tecla di Bedero, senza documenti

In seguito a discussione, e su riferita del sig. Presidente, si procede alla votazione ai sensi di legge.

La sig.ra Felli Luigia ottiene voto favorevoli cinque e nessuno contrario

La sig,ra De Pari Tecla non ottenne alcun voto favorevole e tutti e cinque contrari.

Si ritiene quindi nominata la sig.ra felli Luigia collo stipendio di L 25 al mese per quattro mesi, cioè dal 1 giugno al 20 settembre 1897, senza alcun vincolo o diritto di rinomina ulteriore, ed a suo carico l’assistente, qualora credesse di assumerla.

 

n. 20

Apertura dell’Asilo Infantile

In seguito a discussione, salvo nuove disposizioni a qualsiasi merito, si conviene che l’asilo infantile si aprirà precisamente martedì 1 giugno prossimo, con orario dalle ore 9 ante alle ore 5 pomeridiane.

 

n. 21

Determinare la quota di mensilità da pagarsi dai bambini.

In seguito a discussione se si debba stabilire la retta mensile di lire una, o di centesimi 50 per ogni bambino ammesso all’asilo, e su proposta del sig. Presedente, a pieni voti si delibera di far pagare la retta mensile di centesimi cinquanta per ogni bambino ammesso all’asilo.

 

Letto, confermato e sottoscritto

La Congregazione di Carità


Seguono firme


Ed ecco i ventinove bambini che hanno pagato la retta nel giugno 1987. Sono in età di scuola materna, quindi nati nel 1891, 1892 o 1893.

Hanno pagato per il mese di giugno 1897 per l’asilo infantile

 

1.     Martinoli Anselmo di Francesco

2.     Bordonetti Emma fu Gio

3.     Borsotti Maria di Innocente

4.     Martinoli Pasqualina di Luigi

5.     Martinoli Maria di Luigi

6.     Martinoli Giacomo di Emilio

7.     Bizzini Irene

8.     Valugani Rosa

9.     Borsotti Giuseppina di Felice

10.  Martinoli Luigi di Vittorio

11.  Martinoli Maria di Vittorio

12.  Martinoli Fermo di Pietro

13.  Martinoli Luigia di Pietro

14.  Oggioni Clara

15.  Martinoli Attilio di Carlo

16.  Martinoli Rosa di Gelindo

17.  Martinoli Laurina di Luigi

18.  Martinoli Teresa di Prospero

19.  Martinoli Innocente di Prospero

20.  Bizzini Maria di Fermo

21.  Santagostino Daniele

22.  Martinoli Giovannina fu Candido

23.  Bordonetti Massimo di Abbondio

24.  Bordonetti Emilio di Abbondio

25.  Comini Giovanni di Carlo

26.  Martinoli Attilio di Pietro

27.  Valugani Daniela

28.  Martinoli Giuseppe di Ferdinando

29.  Martinoli Savina di Ferdinando


 


Pubblicato il 6 maggio 2024

 4. Muratori e falegnami, l'ingaggio

A gennaio 1897, tutto il paese ha partecipato alla colletta per l’asilo.

Ora occorre avviare i lavori, per rendere abitabile il locale al piano terra del nuovo edificio comunale, in piazza.

 

All’inizio di febbraio si assegnano i lavori di falegnameria: Prospero Martinoli e Borsotti Evaristo sono i falegnami di Bedero e non hanno concorrenti. Presentano il loro preventivo e si assumono l’impegno, applicando uno sconto del 10,5% (40 lire su 380 ).
Prospero è anche membro della Congregazione di Carità: un conflitto di interessi?

Bedero, 7 febbraio 1897

 

Presenti i suddetti falegnami e la Commissione dell’Asilo, si conviene:

1-     Il prezzo per tutti i serramenti qui sopra indicati è fissato in L 340, da pagarsi metà ad opere ultimate ed accettate, un quarto quando verranno collocate, un quarto entro settembre 1897

2-     Saranno fatti tutti a regola d’arte, traversi e montanti da cm 10 (di larice quelli abbasso - e i piombini pei vetri) - quelli abbasso doppi, e tutti a regola d’arte e di tutta soddisfazione.

 

Martinoli Prospero

 

Per ricevuta


Nel 14 aprile 1897 a conto  L 300

    18 luglio 1897 a saldo  L   40

                                  -------------------

                                                  L 340

 Prospero Martinoli



Il 21 febbraio 1897 si compila un accurato preventivo riguardante tutti i lavori di muratura necessari a rendere abitabile l’asilo; l’immagine riportata riguarda il solo frontespizio, il documento consta di tanti fogli. La spesa prevista è di 182,96 L.


Diversi muratori sono interessati all'appalto, perciò si ricorre ad una gara.

19 febbraio 1897

 

AVVISO 

Domenica 21 febbraio corrente alle ore 2 pomeridiane si terrà nell’ufficio comunale gara pubblica, amichevole, per la cessione dell’appalto delle opere da muratore occorrenti per riattare i locali per l’erigendo Asilo infantile. Le opere saranno incominciate subito e terminate al più presto possibile. I prezzi di stima saranno esposti all’atto della gara. Le opere saranno cedute al miglior offerente in ribasso. L’importo sarà pagato a opere compiute e riconoscimento di generale soddisfazione.


Concorrono in quattro: Borsotti Luigi, Solari Francesco, Martinoli Emilio e Bordonetti Abbondio. Quest'ultimo si aggiudica l’appalto, impegnandosi ad applicare un ribasso del 16,5%. 

 

 

 

Deliberato a Bordonetti Abbondio al ribasso percentuale di 16,5%


Il quale si obbliga al prezzo di base esposto in distinta, che firma a parte

Il lavoro da attuarsi prima del 15 maggio 1897


Abbondio Bordonetti


A maggio il locale è pronto. Il giorno 20 si riunisce la Congregazione di Carità e delibera l’apertura dell’asilo, a partire da martedì 1 giugno 1897, dalle ore 9 antimeridiane alle ore 5 pomeridiane. 


 Pubblicato il 2 maggio 2024

3. Una colletta per l'avvio dell'asilo

2 ottobre 1896

  

AVVISO

Nel giorno 14 settembre scorso venne firmato l’istromento di transazione fatto coll’ Ospedale Maggiore di Milano per la cessione dei diritti di questi terrieri nel Bosco Martica; - e la convenuta somma di L. 6000 - destinata per l’erigendo Asilo Infantile venne, come d’obbligo, invertita in Rendita Pubblica dello Stato allo scopo.

 

Ora è necessario far sì che il desiderato Asilo abbia presto a poter funzionare, perciò si invitano tutti a partecipare allo scopo con offerte per poter ultimare e rendere abitabile il locale necessario e per assicurare un reddito sufficiente onde possa stabilmente funzionare

 

La giunta Municipale

Borsotti Ippolito

Martinoli Gemolo

Martinoli Angelo


14 gennaio 1897

AVVISO

Domani, venerdì 15 gennaio corrente, apposita Commissione farà il giro del paese a raccogliere offerte allo scopo di riattare il locale necessario per l’erigendo Asilo infantile.

La commissione si raccomanda di tutto cuore perché nessuno abbia a mancare all’appello, onde il tanto necessario e desiderato Asilo infantile possa presto funzionare

 

Il sindaco

Borsotti Ippolito

24 gennaio 1897

 

Elenco delle offerte raccolte fino a tutto ieri per l’erigendo Asilo Infantile

 La sottoscrizione è sempre aperta presso la Congregazione

 

Nell’elenco in questione compaiono i centodue nominativi delle persone interpellate. Solo sette hanno rifiutato di partecipare alla colletta, mentre novantacinque hanno donato cifre variabili, secondo le possibilità: l’importo più alto è di 20 L, il più basso 10 centesimi.

La cifra raccolta è di 254.24 L.

 

Per avere un riferimento, si pensi che la retta mensile per i bambini verrà fissata in 50 centesimi e lo stipendio della maestra sarà di 25 L mensili.


Pubblicato il 25 aprile 2024

2. Ida Vaglio, una donna di carattere

In agosto la Commissione rilasciò un attestato di servizio alla Maestra Luigia Felli, attestante le sue qualità morali per il periodo di prova nel trimestre da giugno ad agosto di quell’anno, e l’apertura dell’Asilo Infantile di Sant’Antonio fu così ufficiale.

 

(da L'eroico romanzo di Bedero Valcuvia, Camillo Bignotti - Macchione editore)

 

Come si evince dal testo di Camillo Bignotti, l’avvio dell’attività dell’asilo vede all’opera una maestra, Luigia Felli, con un incarico breve. Ma a seguito del bando del 1897, viene assunta Ida Vaglio, di Ganna, che mantiene il ruolo per 10 anni. Rassegna le dimissioni, infatti, nel 1907, sostituita da Aurelia Borsotti fino all’arrivo delle suore, che, avvicendandosi, cureranno l’asilo per più di cinquant’anni.

 

Ida Vaglio: nella foto dell'asilo di inizio '900 e nei suoi scritti si vede una donna di aspetto gentile e di grafia elegante. Nei contenuti delle sue missive, si intuisce una donna di carattere.


Nella sua candidatura si presenta così:


La sottoscritta Vaglio Ida di Francesco di Valganna 

CHIEDE 

di essere nominata al posto di maestra-direttrice di codesto Asilo Infantile.

Presenta allo scopo:

·   Certificato di nascita

·   Certificato doi moralità e buona condotta

·   Certificato di sanità

·   Certificato di buona riuscita nell’esercizio pratico circa l’educazione e  l’istruzione dei bambini rilasciato dalla direttrice dell’Asilo Infantile di Rho

·   Certificato di lodevole servizio durante l’anno 1894-95 in Valganna.

Non può presentare la patente di autorizzazione ad insegnare non avendo fatto i relativi esami, tuttavia assicura fin d’ora (…) risultati buoni e migliori di quanto si possa desiderare

 

Fiduciosa di appoggio

Con stima

La ricorrente

Maglio Ida

 

 

Ecco una foto di Ida con i bambini dell’asilo, probabilmente scattata nel 1904 in piazza, dove al piano terreno del palazzo comunale aveva aperto da poco l'asilo

Ida Vaglio chiede in più riprese un aumento di stipendio, che le viene negato. Per esempio, in un verbale della Congregazione di Carità del 1900 si legge:
“Dopo discussione, all’unanimità viene respinta la domanda della Maestra dell’Asilo per ottenere un aumento di stipendio, per mancanza di mezzi.”

 

 

Finalmente l'aumento le viene concesso nel 1902. Si legge a verbale:

“Riferisce il Sig. Presidente che la Maestra dell’Asilo Infantile sig.ra Vaglio Ida ha fatto domanda verbale di un aumento di stipendio da L. 300 fino a L. 360. Soggiungendo che egli appoggia la domanda stante la premura e lo zelo diligente con cui la medesima attende alle sue funzioni e in vista delle buone risultanze sempre ottenute, per cui merita speciale encomio. Soggiunge che anche le condizioni di bilancio lo permettono. In seguito a discussione, risultando infatti i buoni risultati che la medesima ha sempre ottenuto, visto il considerevole numero di bambini affidati alle sue cure, la Congregazione approva all’unanimità e stabilisce che tale aumento abbia a cominciare dal 1 gennaio 1903”

 

 

Ma il 3 febbraio 1907, con tono piccato, Ida rassegna le dimissioni. Evidentemente offesa perché non è stata considerata la sua richiesta di avere un giorno di permesso nella festa del Santo di Ganna, San Gemolo, il 4 febbraio, scrive alla Congregazione di Carità:


Per norma della S. V. avverte la sottoscritta che se non mi si concede vacanza nei giorni di solennità di questa mia parrocchia, cioè nei giorni 4 febbraio, 16 agosto e 7 dicembre (incaricandomi sostituire questi nella vacanza concessa dal giorno 20 Dicembre al 31 Gennaio) non intendo più continuare nella carica di Maestra di codesto Asilo Infantile, perciò l’opera mia sarà cessata col giorno 3 febbraio corrente.

In attesa di un cenno di riscontro mi professo

Ida Vaglio


La Congregazione di Carità  il primo aprile 1907 non ha ancora provveduto alla sostituzione e discute se si debba pagarla o meno per il mese di gennaio, che è di vacanza per l'asilo. Si vota, l’esito è di parità tra i sì e i no; gli amministratori temporeggiano.

Lei non demorde e invia numerosi solleciti, richiedendo la sua documentazione, lo stipendio di gennaio e anche i tre giorni di febbraio.

Chiede e infine ottiene.

Ma l’amministrazione resta forse in debito delle ultime 3 lire.


Pubblicato il 17 aprile 2024

1. Partenza in salita

"In questi pochi anni da che sono parroco e per quella conoscenza che ho del paese degli abitanti di Bedero Valcuvia, con tutto il rispetto per chi la pensa diversamente, mi sarei formato l'opinione che l'Asilo infantile è un'impresa assai difficile primariamente perché è un paese piccolo, in secondo luogo perché mancano i mezzi, sicché se anche se ne facesse l'impianto, è mia opinione che non possa sussistere." 

Siamo nel 1896, è il parere del parroco, don Rocco Jemoli. 

(da L'eroico romanzo di Bedero Valcuvia, Camillo Bignotti - Macchione editore)

Nel 1897, a settembre, dopo un trimestre di prova, ha inizio l'attività stabile dell'asilo di Bedero, nel locale scolastico al piano terreno del nuovo edificio comunale.



Il documento raffigurato è il bando di concorso per il reclutamento della maestra.
Vi si legge:

12 settembre 1897

AVVISO DI CONCORSO

 

È aperto il concorso al posto di Maestra dell’Asilo infantile di questo Comune, a cui è annesso lo stipendio di L. 25 al mese, pari in un anno a 300. A suo carico le spese di un assistente, qualora ne sia il caso.
Le aspiranti dovranno presentare analoga domanda entro il giorno 19 settembre corrente coi seguenti documenti:

 

La eletta dovrà assumere l'ufficio nel giorno che le verrà indicato e durerà in carica fino a tutto settembre 1898, senza alcun diritto o vincolo di nomina ulteriore.

 

La Congregazione di Carità

Il presidente

Martinoli Angelo


 Pubblicato il 9 aprile 2024