Giovani Guardiani Verdi burkinabé

Nella primavera 2024, l’asilo ha messo a dimora alcuni alberi nel giardino e alla Madonnina degli Alpini, nell’ambito del progetto Giovani Guardiani Verdi. Si sono realizzati momenti di progettazione, di lavoro e di festa, con il concorso di grandi e piccini. Per agganciare simbolicamente il tema locale ad una prospettiva più ampia, in quell’occasione si sono raccolti fondi per realizzare una piantumazione nel giardino di un orfanotrofio in Burkina Faso, attraverso la ONLUS Gocce d’amore.


Nel reportage fotografico che segue, i nostri omologhi burkinabé ci mostrano i loro momenti di lavoro e di festa, che si sono svolti di recente.


Le piantine da mettere a dimora


La preparazione delle buche


Si depone una piantina


Via l'involucro di plastica


Si riempie la buca


Una piantina è a dimora


Piante adulte e piante bambine


Oggi c'è da festeggiare


È un momento di condivisione


Risplendono i sorrisi


Foto ricordo con i cooperanti italiani


Poi si torna sui banchi


Pubblicato il 9 dicembre 2024

La casetta degli uccellini

Quelli del parco ci hanno regalato una casetta per gli uccellini.

Stamattina il giardino è tutto ricoperto di neve: è il momento giusto per dare da mangiare agli uccellini, perché con la neve non trovano cibo.

Nella casetta bisogna mettere semi. Le briciole, infatti, non bastano a saziarli. Loro gradiscono molto anche le palline di grasso e semi: sono molto energetiche.

Abbiamo provato ad appendere la casetta appena sopra il recinto.

Ma gli uccellini hanno detto:

- Eh no, qui ci acchiappa il gatto!

Allora abbiamo cercato un'altra posizione.

Ecco, qui in alto si sentono più sicuri.

Nella cassetta abbiamo messo un miscuglio di piccoli semi - canapa, miglio e sesamo - e abbiamo aggiunto dei semi di girasole. Poi abbiamo appeso due palline di grasso e semi. 

Dalle nostre finestre potremo osservare gli uccellini che arriveranno a mangiare.

Ci aspettiamo la visita di cince, codirossi, pettirossi, ciuffolotti, passerotti. .. Ci hanno detto che i fringuelli dobbiamo cercarli giù per terra, perché a loro piace saltellare lì, beccando i semini caduti. Chissà se si farà vedere anche il picchio? Di solito si tiene alla larga, però è goloso delle palline grasse: magari non riuscirà a resistere...

Ce la faremo a riconoscere i nostri visitatori?
Ci stiamo esercitando, stiamo studiando come sono fatti.

I disegni sopra rappresentano fringuelli. Sotto, si prova a ritrarre un ciuffolotto.

I più piccoli hanno studiato e disegnato i semini e le palline grasse.

Adesso la casetta è lì, in vista.
Non ci resta che aspettare e vedere chi verrà a trovarci. Siamo pronti a registrare gli avvistamenti. 


Pubblicato il 22 novembre 2024

Il linguaggio degli alberi

Finalmente un venerdì di scuola con un bel sole splendente. Si va a lavorare nell’orto. Le patate aspettano da tanto di essere raccolte. Sono poche, ma belle grosse.

Adesso è ora di mettere l’orto a riposo. Le piante morte vengono estirpate, i sostegni divelti e accantonati per il prossimo anno.


Decidiamo di svuotare e pulire la compostiera, perché dentro il materiale è molto bagnato e forma una massa compatta e poco areata. È un lavoraccio, perché il materiale è maleodorante. Ma una volta distribuito sul terreno si ossigenerà e continuerà a decomporsi in modo corretto.


In ultimo, andiamo a salutare i nostri alberi, quelli che abbiamo piantumato in primavera.

Aiuto! I due pruni, ingannati dal tempo tiepido di questi ultimi giorni, stanno aprendo le gemme!

Attenti alberelli, tenete le foglie in tasca, perché presto arriverà il freddo a gelarle e sarete costretti a rifare il lavoro daccapo!

I bambini fanno le loro raccomandazioni, ma gli alberelli avranno capito?
Qual è il linguaggio per comunicare con gli alberi?


Ma i nostri non sono bambini qualunque: sono Giovani Guardiani Verdi.

Una delle grandi non esita, e comincia a cantilenare in quello che dice essere il linguaggio degli alberi: Ta-ta-ta-tà, ta-ta-ta-tà, tà! Tà!

Il discorso convince, perché adesso sono in quattro e poi in cinque a disporsi in circolo attorno all’alberello e a recitare: Ta-ta-ta-tà, ta-ta-ta-tà, tà! Tà!

In modo del tutto spontaneo, tutti si uniscono al coro: ascolta!

Si fa il giro del giardino, ripetendo i loro consigli a ciascun alberello.

Speriamo che abbiano capito.


Si avvicina l’inverno, buona nanna, alberelli!


Pubblicato l'8 novembre 2024